ADM, Finalmente si torna a parlare di passaggi di area

Roma -

È ripreso oggi il confronto sui passaggi di area in deroga al possesso dei titoli di studio, previsti dal CCNL in prima applicazione del nuovo ordinamento professionale.

L’Agenzia ci ha presentato sia i numeri aggiornati (839 passaggi) sia una prima bozza di criteri, entrambi non ci hanno soddisfatto appieno ma confidiamo nella disponibilità dell’Agenzia a venire incontro alle richieste che abbiamo rappresentato sul tavolo.

Sui numeri: oltre al passaggio dalla prima alla seconda area, lo stanziamento dello 0,55% del monte salari previsto dal contratto collettivo copre il costo di 525 passaggi dall’area assistenti a quella dei funzionari.

Abbiamo sempre detto che questa era una base di partenza ma che per cogliere appieno le opportunità che il contratto ci forniva l’Agenzia, al contrario di quello che ha fatto in passato, avrebbe dovuto incrementare i posti con una quota del budget assunzionale ordinario “apicalizzando” al contempo le dotazioni organiche per fare spazio sia alle assunzioni dall’esterno che ai passaggi interni. Ad oggi l’Agenzia ha trovato risorse per ulteriori 314 posti, per un totale quindi di 839 passaggi.

Perché non ci soddisfano?  Ogni qualvolta si è avuto l’opportunità di assumere dall’esterno, tra un blocco del turn over e l’altro, si è spesso data la priorità, giustamente, alle assunzioni a scapito dei passaggi interni non applicando le quote destinate agli interni che la normativa consente.

Almeno nel 2024, ultimo anno per poter applicare la procedura semplificata prevista dal CCNL, a fronte di un bando previsto di 564 funzionari chiediamo che la quota del 50% agli interni venga rispettata integralmente. Ulteriori 564 posti per i passaggi interni (1089 in totale) ci sembra quindi il minimo sindacale accettabile.

Sui criteri: se dal lato del punteggio per l’anzianità e i titoli di studio, al di là di qualche ritocco, ci sembra che sia stata colto lo spirito della norma contrattuale, ovvero quello di sanare almeno in parte il problema di “mansionismo “ diffuso negli uffici pubblici , per cui si viene pagati per delle mansioni ma poi si è chiamati a fare di tutto, per USB la parte della certificazione delle competenze va completamente rivista sia nel punteggio degli idonei ai concorsi precedenti sia nella parte in cui si attribuiscono 22 punti ad un “colloquio”.

Per molti colleghi sarà forse l’unica opportunità di carriera che avranno, non può essere lasciata alla discrezionalità di un gruppo di dirigenti riuniti in commissione.